Fava di Lesso (solo digitale)
Disponibile
Collana "I Grandi Autori del Vernacoliere", marzo 1999, Mario Cardinali Editore srl.
Hanno travisato la realtà, ci hanno mentito per decenni. Non è vero che i pellerossa fossero tutti coraggiosi guerrieri, cacciatori infallibili, uomini d’astuzia e d’onore, spinti al sacrificio dal sacro fuoco di Manitù. Da qualche parte esistono indiani d’America che vanno a caccia di funghi e radicchio, che simulano svenimenti o incidenti mortali per cercare le grazie di giovani fanciulle, che vanno in vacanza al mare, che s’incazzano con Babbo Natale, con gli alieni e con David Copperfield. Sono gente strana: si atteggiano a giudici e giustizieri ma sono dotati dell’apertura mentale di una siepe di pitòsforo, non accettano né legge né religione, si vestono da Ape Maia, fanno sanguinare i totem, picchiano i maghi, sono ipocriti, maschilisti, xenofobi e non hanno un cuore d’oro. Uno di questi è Fava di Lesso. 64 pagine di un fumetto esagerato con le storie del famoso indiano-livornese apparse sul Vernacoliere dal marzo 1993 al maggio 1998, mentre le storie successive sono state raccolte in "Fava di Lesso, La morte fa male alla salute", dell'ottobre 2003.
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